lunedì 20 aprile 2009

Il crimine perfetto



"Programmatore crea 100 ostaggi virtuali - Chiesto un riscatto (in soldi veri)". In realtà l'autore, o meglio il criminale, non è un programmatore: si è limitato a supervisionare il lavoro di alcuni ingegneri, riuscendo a tenerli all'oscuro di tutto: fece loro credere di stare creando un programma per simulare lo stress psicologico. In un certo senso era vero: il programma creava una prigione virtuale nella quale dei prigionieri virtuali venivano torturati.
Collegandosi al sito era possibile vedere gli ostaggi, ascoltare le loro urla ed era anche possibile parlare con loro - una esperienza, questa, particolarmente penosa. Ogni pagina del sito recitava il seguente avviso: "Nulla di tutto ciò esiste nella realtà esterna. Nessun essere umano è stato sottoposto a torture o trattamenti umilianti. Tutto quello che vedrete su questo sito è solo il prodotto di una simulazione".
di Ivo Silvestro


Ticino7 n°13
pubblicato il 20 marzo 2009
© Società Editrice Corriere del Ticino