giovedì 6 agosto 2009

Tossicomania. L’ultima casa


(clicca sull'immagine per ingrandirla)



Grazie a una politica della droga pragmatica sono sopravvissuti all’inferno del Platzspitz e del Letten. Tossicodipendenti che non sono più in grado di vivere a casa loro, ma le cui condizioni non giustificano il ricovero in una casa di cura o in un ospedale. Per queste donne e questi uomini la città di Zurigo ha creato tre anni fa una struttura sociale unica in Europa, mirata ai loro bisogni [...] Alla BeWo City insomma non si viene per guarire, ma per sopravvivere, con dignità. La maggior parte degli ospiti continua a consumare droghe (soprattutto eroina e cocaina) e alcool (lo possono fare nelle loro stanze), “ma sono loro a doversi procurare le sostanze” precisa Marianne Spieler. “Per questo devono uscire dalla struttura e andarsele a cercare in città, il che tra l'altro li aiuta a dare una struttura alla loro giornata. Non essendo molto efficienti, escono più volte al giorno: magari una prima volta per andare ad acquistare la droga, una seconda per cambiare la siringa, un'altra per fare le scorte di cibo e un'altra ancora per la birra”.
di Claudio Carrer

Ticino7 n°34
pubblicato il 14 agosto 2009
© Società Editrice Corriere del Ticino